Il respiro non odo
di questa terra d’attorno che dorme
vinta anch’essa da torpore mortale.
Ma respira ogni pianta
ogni arbusto ogni stelo
stanno in sontuoso banchetto di vita
in cui brucia ogni cosa.
E’ notte; odo soltanto
i battiti del mio cuore già stanco
che non conosce tregua
che già pensa al domani
sconosciuto lontano
effimero quanto l’oggi che scade.
E’ notte e un silenzio mortale grava
sulle misere vite
degli uomini nati da ogni semenza
ignari del domani
che traboccano di mille pensieri
che fondamenta non hanno nel vero.
Tu non conosci il vero,
anima mia che soffri
come se fossi oppressa
da un peso immane che ti schiaccia al suolo.
Ma libera sei; vibra
come corda d’acciaio
dà un suono che altri mai non conosca
e finché non ti spezzi
tenditi, tenditi armoniosamente
come l’arco sul dardo.
Se non cogli nel segno,
libera sei di volare nei cieli
verso mille orizzonti.
Fedor Nicolay Smejerlink