Seduto su un sasso
sulla riva del mare
La piccola stanza ho lasciato
le carte che sanno di secoli
Qualcosa di nuovo qui spira:
angusto scrittoio
le ginocchia,
infinito lo studio
la volta del cielo.
Pensieri e pensieri, come onda
a onda che segue, sollevi nell’animo,
mare.
Rotoli bianco ai miei piedi
addenti i ciottoli, li lasci
e li riaddenti.
Un cucciolo che gioca;
un gioco che dura all’infinito
rabbioso o lento
alterno come le nostre sorti.
Ma tutto cancelli,
mare