Tra le valve appena schiuse
t’intravedo
in fondo alla tua alcova, lattiginosa.
Non so che valore tu abbia
fredda tra un brulichio
di vite
nata da un grano di sabbia.
Penso che sei figlia del pianto
per una libertà
perduta,
per essere avvinta allo scoglio.
Sul ciglio di madre
tu palpiti e vivi
al cigno non dai fulgore,
al suo collo.
di Fedor Nicolay Smejerlink