ARUNDE (formato pdf)
Sinossi
Anno 553. Campania. Alle falde del monte Lattaro, in una giornata tempestosa, sta per avere luogo lo scontro tra due schieramenti: i Goti da una parte, i Greci dall’altra. I primi condotti da Teia, re dei Goti, i secondi da Narsete, generale bizantino inviato dall’imperatore d’Oriente per riconquistare il territorio Italico. La scena si apre nel castello di Bernone, duca goto, un tempo forte e valoroso guerriero a fianco di Teodorico prima e di Totila poi, ora anziano, ma apprezzato per saggezza e lealtà.
A lui spetta, se accettare le condizioni che il nemico gli impone, oppure attaccare battaglia. Si deciderà, infine, di non accettare le intimazioni nemiche, forti anche dell’appoggio di Baldengo, capo dei cavalieri romani, che mette a disposizione migliaia dei suoi uomini.
Verrà ascoltato anche Calongo, indovino molto apprezzato, che parla per bocca degli dei.
Il duca Bernone si rivolge agli dei implorando, affinchè, ancora una volta il popolo goto possa mettere in fuga gli avversari, e rimanere grande e potente.Sempre al Cielo si rivolge per sua figlia Arunde, che un giorno, per salvare da una malattia che stava per ucciderla, promise agli dei che casta vergine l’avrebbe serbata per tutta la vita se l’avessero salvata; ma ora quella promessa il suo vecchio cuore non sa mantenere.
Arunde, affascinata da Teia, bramata da Baldengo, richiesta da Narsete, è al centro della vicenda.
Sul campo, la battaglia con eventi alternanti; sullo sfondo l'incertezza e l'intrecciarsi delle situazioni.
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