Un gregge, senza meta,
tra l’arenile e la sterpaglia,
a testa bassa.
E’ mostruoso questo tacito
andare.
Una nube nel cielo
bianca, vaga.
Si specchia nelle tue acque,
informe.
Fra poco la berranno
in una forra,
sulle rade foglie della brughiera
bruciate
dal tuo alito salino.
E attenderanno
che ne venga su
un’altra, più gonfia.
Dissetarle non puoi
con le acque tue salse
mare.
Fedor Nicolay Smejerlink