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Tra un pasto e l'altro

Tra un pasto e l'altro

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Dialogo tra un cameriere di (uno dei primi) vagone ristorante e un viaggiatore.

-         Prima colazione, signori, prima colazione!

Vettura ristorante

-         Buon giorno signore, desidera? Esprima ogni suo desiderio e noi saremo lieti di accontentarla!

-         Capito poco ... io volere manciare!

-         Oh! Il signore è straniero! Bene, bene! Cucina italiana offrire vasto assortimento specialità, cibi ottimi, vini insuperabili ...

-         Capire! Popolo italiano molto godere, soddisfare tutti i suoi bisogni; paese essere molto ricco e avere tanta buona roba. Noi, Inghilterra, stare male, essere ancora razionati!

-         Scusi, signore, le faccio rispettosamente osservare che in Italia non essere necessario razionamento; qui la gente mangia quando proprio non ne può fare a meno; per non morire di fame, ecco!

-         Capito bene! Popolo italiano non volere morire di fame. Perciò preoccuparsi tanto accumolare in magazzini e tenere pieni mercati. Ies, popolo italiano essere molto spiritoso; anzi essere ricco umorismo!

-         Grazie, signore; in verità le posso assicurare che noi essere molto ricchi di cose che non si mangiano: monumenti, opere d’arte, grandi uomini genio, ecc. ecc.; anche umorismo forse, perché umorismo non essere commestibile!

-         Oh, ies! Voi essere tanto umorista; anche voi essere grande uomo!

-         No, no, signore; scusi sa, ma non si confonda. Io essere povero lavoratore; io avere molti figli e guadagnare poco ...

-         Me piacere pambini!

-         Lei avere anche bambini, immagino.

-         Oh! No pambini! Pambini dare tanti pensieri e non essere sempre capitale investito bene ...

-         Scusi, sa; bambini, capitale ... non capisco ...

-         Oh, ies! Voi essere tanto sentimentali, tanto buoni! Noi invece essere più pratici; noi essere pressati tante necessità. Noi dovere viaggiare, conoscere popoli, non potere avere occupazioni familiari ...

-         Eh! noi no, signore! Noi viaggiare molto poco; però conoscere molto assai altri popoli, anche se talvolta ci capita di farlo a nostre spese ...

-         Oh, ies! Voi tanto furbi ...

-         Ah! non c’è che dire! Furbissimi ...

-         E anche incontentabilo! Voi volere tutto da governo, come fosse grande padro disposto sempre pagare, pagare, pagare ... invece necessario avere iniziativa, coraggio, ies, molto coraggio!

-         Scusi, signore, lei, ies, dice bene; ma coraggio di quello veramente non ne manca. La miseria però è molta di più; e quando c’è la miseria, la gente mormora, si lagna, capitano tante cose che uno come lei manco se le immagina ...

-         Oh! io maginare! se noi avere Italia ...

-         Avreste un’altra colonia in più da sfruttare, è vero?

-         Non capire ... noi fare Italia giardino bellissimo, fare sparire miseria, pensare noi governare popolo ...

-         Stia tranquillo, signore c’è chi ci pensa ...

-         Non capire ...

-         Cerchi di capire! La conosce la favola di Esopo, quella del sole che voleva prender moglie?

-         Noi favole lasciare pambini! Qui in Italia invece anche grandi stare dietro favole, fumetti, storielle! Ies, italiani perdere troppo tempo per cose inutili!

-         Forse lei non ha sentito parlare mai del signor Esopo; le assicuro, era una persona per bene, e a leggere le sue storielle non ci rimetterebbe nemmeno lei ...

-         Tanto curioso! Sole prendere moglie ...

-         Ma c’è della morale, signore!

-         Oh, ies! Sole bruciare moglie. Molto morale ...

-         Certo lei, signore, non ha bisogno di lezioni di morale ... lei è un puritano ...

-         Oh, ies! noi essere profondamente morali ...

-         Però il sole non voleva fare della moglie un arrosto ...

-         Ies, arrosto molto piacere ...

-         Ecco la lista, signore; lei ha molto appetito, credo! ... volevo dirle che il sole sposandosi poteva avere dei figli ...

-         Oh, ies, capito! Anche sole italiano ... pensare subito pambini ...

-         Stavolta, signore, lei non ha veramente capito. Quel sole era inglese!

-         Non capire ...

-         Mo’ glielo spiego io! Il sole, signore, succhia, succhia ...

-         Non capire ...

-         Capirà, signore! Noi un sole ce l’abbiamo già! Quel governo di cui lei parlava, che già ci asciuga fino all’osso. Che sarà di noi, disgraziati se si mettessero anche lor signori a governarci? ... la lista, signore, prego!

-         Oh! Io non avere appetito! Io stare un po’ male; ...grazie!

-         Prego! ... il signore è servito!

 

Fedor Nicolay Smejerlink