Hanno congiurato gli dei
contro l’uomo, creandolo
cieco, ambizioso, crudele
e infine mortale.
Seggono torvi sugli usci o per le strade
all’ombra dei platani
ed hanno pensieri intrisi di sangue
e di bava. Ma stanno immobili
mentre un tumulto più grande
di loro è nei cuori.
Le tegole rosse e il viluppo dei rami
son pregni di bestemmie
biascicate sottovoce come preghiere
delle donne fra le navate del tempio.
Non hanno camminato e sono stanchi
come vecchi che la morte attende
di ora in ora, e i piedi nudi
che affondano nella polvere
e nel fango sono tumefatti,
hanno il color di membra morte.
di Fedor Nicolay Smejerlink