Trascorrono avvolte nei veli
sullo scenario della vita
anime morte.
Ti chiedo cosa nasconde
ogni piega, se han sesso,
se sono petali senza corolla.
Io del tuo amplesso
m’illumino, dell’onda
dei tuoi pensieri cangianti
a ogni brezza.
Sento fierezza e sgomento
per tanto vivere
e tento con l’anima
giocare, come con amica
cui non pesan le gioie
e l’angoscia. Nel tuo volto
fatica di stagioni,
rimorso non scorgo
di tempo trascorso invano,
e viva, limpida sgorghi
da ignoti recessi
tracciando sul mio volto
torture e solchi profondi
fino al cuore.
di Fedor Nicolay Smejerlink